Lettori fissi

lunedì 18 novembre 2013

La riabilitazione del paziente stomizzato

Ricevo spesso telefonate da parte di parenti stretti (in genere figli/e, mogli e mariti) di pazienti stomizzati che,  facendo rientro a casa, si trovano a tu per tu con la stomia.; sono immancabilmente assaliti da dubbi è smarrimento per cui la prima cosa che fanno (ma solo quelli che lo sanno fare!) è quella di collegarsi ad internet alla ricerca di informazioni che li possano tranquillizzare; ed imbattendosi nel mio blog trovano una voce amica disposta a dipanare i loro dubbi e ad indirizzarli verso le strutture più idonee. Sono sempre comunque pazienti e loro familiari che sono stati dimessi senza ricevere adeguate informazioni!



Ho fatto questo breve preambolo semplicemente per sottolineare quanto sia importante la riabilitazione del paziente portatore di stomia.
Per riabilitazione intendo il rendere abile il paziente, sia sotto il profilo pratico che psicologico, alla gestione della sua nuova condizione di stomizzato ovvero a renderlo nuovamente abile a vivere una vita che ha subito dei profondi cambiamenti a seguito del confezionamento di uno stoma.

Un paziente che si trovi in questa condizione deve affrontare numerose problematiche:

- accettazione psicologica dello stoma che altera la sua immagine corporea;
-stoma care: prendersi cura della propria stomia (pulizia e cambio dei presidi di raccolta);
-scelta dei presidi di raccolta più idonei alle proprie necessità;
-cura della propria alimentazione;
-prevenzione delle complicanze precoci e tardive attraverso un follow up eseguito presso un ambulatorio di stomaterapia o specialista del settore;
-riorganizzazione della propria vita sociale e lavorativa in sintonia con le nuove esigenze che una stomia comporta.

La riabilitazione è un processo lungo che richiede impegno da parte del paziente e  pazienza, assistenza ed informazione da parte di personale competente in materia.

Una corretta riabilitazione inizia ancor prima dell'intervento chirurgico che renderà necessario il confezionamento di una stomia per concludersi, in media, circa 3 mesi dopo la dimissione dal reparto di degenza. Si è proprio così, una riabilitazione corretta inizia nel momento in cui uno stomaterapista, operante all'interno del reparto, verrà da voi e vi informerà adeguatamente su cosa è una stomia e a cosa serve, ed insieme a voi ed al chirurgo sceglierà la porzione corporea più idonea ove praticarla. Dopo l'intervento e superata la fase postoperatoria, vi guiderà gradualmente verso l'accettazione dello stoma ed addestrerà allo stoma-care ed insieme a voi sceglierà i presidi più adatte alle vostre esigenze. Ma questo non basta!  Una volta dimessi, troverete assistenza presso l'ambulatorio di stomaterapia del presidio ospedaliero di ricovero per seguire un follow up programmato oppure verrete indirizzati verso l'ambulatorio di altro presidio. L'ambulatorio di stomaterapia, inoltre, sarà per voi un importante punto di riferimento ogni volta che ne avrete bisogno.

Mi preme sottolineare che il programma di riabilitazione dovrà coinvolgere anche uno o due parenti più stretti perché saranno loro i primi a voler  aiutare il loro congiunto stomizzato, almeno nei primi momenti, e giusto per il tempo che gli occorrerà per familiarizzare con la stomia.

Questa non è fantascienza  ma, a grandi linee. è la descrizione di un corretto programma di riabilitazione indispensabile e necessario per condurre un paziente a vivere in modo sereno la propria nuova condizione. In alcune realtà ospedaliere è già operante in troppe ancora no ed il paziente si trova abbandonato a se stesso.

Vi ringrazio per l'attenzione!